
E' questione di misure. Di punti di fuga, di prospettive. E il gioco è fatto. Con un modellino di pochi centimetri, sul giusto sfondo alla giusta distanza, l'effetto fotografico è ineccepibile. Se non fosse per la mano umana, che restituisce la verità delle proporzioni. Maestri di quest'arte sono, ad esempio, i giapponesi, che la applicano alle architetture dei giardini. Uno Space Shuttle in miniatura è una delle attrazioni dei parchi di Orlando, in Florida: la navicella è piccina, ma se uno ci si fa fotografare davanti, sembra davvero svettare sullo sfondo. Fra gli esempi più celebri dei giochi prospettici, la Galleria Spada, a Roma: il virtuosismo di Borromini è stato di "allungare" fino a (apparenti) 35 metri una galleria lunga, in realtà, poco più di 8.
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