Capolavori ritrovati

ROMA -
Ora il banchetto dell'imperatore può essere servito. Il servizio più incredibile che nessun museo archeologico al mondo può riunire da solo: vasi per trasportare vino ed acqua o per attingere e versare liquidi, i crateri per contenerli, di produzione greca, protocorinzia, attica, etrusca, apula, a figure nere o rosse, datati dall'ottavo secolo avanti Cristo, sono stati riuniti al Quirinale, visibili dal 21 dicembre al 2 marzo 2008. La mostra ha un titolo rivelatore che sa di poema omerico perché nasconde indagini, sentenze, peripezie, dimostrazioni, vere odissee di anni e decenni: "Nostoi. Coloro che ritornano". Sono infatti i capolavori, addirittura pezzi unici, scavati clandestinamente in Italia, esportati illegalmente, acquistati senza documentazione scientifica, a volte in buona fede e che adesso sono stati restituiti all'Italia, al ministero per i Beni e le attività culturali, da alcuni dei più importanti musei americani: il Paul Getty di Malibu, il Fine Arts di Boston, il Metropolitan di New York, l'University Museum di Princeton.
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