Ninfette e un gatto come alter ego

MARTIGNY (Svizzera) -
L'inquietante vitalità di una mattinata parigina. Il torbido gioco di due giovanetti sul marciapiede, dove lui, un satiro borghese, stringe da dietro la piccola menade scalpitante, le serra la mano sul ventre e le afferra il braccio, quasi a bramarne un contatto più carnale. Intorno, il via vai di gente comune, sospesa in un limbo di freddo realismo. Così appare "La strada", realizzata nel 1933 dal conturbante Balthus, al secolo Balthazar Klossowsky, il pittore francese di origini tedesche, di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita, che di una oggettività basata su un realismo magico e misterioso ha fatto la sua formula espressiva, alimentando sulla sua arte pittorica un'aura di controversa fascinazione se non provocatoria seduzione.
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