
CATANZARO - "Mi piace realizzare immagini che siano tanto semplici da non poterle evitare e tanto complesse da non riuscire ad afferrarle". E' con un gusto per il paradosso che l'ottantunenne artista americano Alex Katz condensa oggi, da acclamato maestro della scena internazionale, il cuore della sua pittura. Perché quella di Katz è una ricerca, appunto, paradossale, fatta di un figurativismo ambiguo ed estenuante, che insiste sul tema del ritratto e del paesaggio, ma li scarnifica in un gioco della non riconoscibilità, della stilizzazione bidimensionale che sa tanto di pubblicità, di istantaneità fotografica, di estetica cinematografica.
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