I futuristi, formidabili artisti, innovatori e anticipatori senza steccati di generi, simpatici "mascalzoni" provocatori (quando la provocazione era veramente tale, rara, isolata), possono essere soddisfatti. Dei primi risultati delle mostre che celebrano il (primo) centenario del loro "Manifesto". Che non è sulla prima pagina, prima colonna de "Le Figaro" del 20 febbraio 1909, ma sulla "Gazzetta dell'Emilia" di Bologna del 5 febbraio.
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