
ROMA - "Una punta di spillo sul corpo dell'arte antica o su qualsiasi contesto culturale e sociale dato". Un modo audace e allo stesso tempo rischioso, se non velleitario, per ripensare l'arte contemporanea. Eppure è quello che mette in campo alla sua sesta edizione "Gemine Muse", kermesse che dal 18 aprile al 30 giugno punta a coinvolgere circa centocinquanta giovani artisti guidati da una trentina di curatori per seminare interventi d'autore in ben ventidue città italiane e nel loro corredo di palazzi storici, parchi, gallerie, musei, ma anche spazi cittadini, che si prestano ad accogliere nel bene e nel male installazioni, macchine sceniche, allestimenti, opere scultoree, pittoriche e video di giovani creativi. La manifestazione rientra nel progetto Italia Creativa a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani e l'Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.
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