Lo sguardo sulla Sicilia è "global"

ACIREALE (Catania) -
Dopo il luogo comune, dopo lo stereotipato folclore nel bene e nel male, dopo gli arancini del commissario Montalbano e dopo il Giorno della civetta, dopo i cannoli e dopo le granite al caffè con panna, dopo il cliché dei fichi d'India e dopo stragi e ammazzamenti, dopo tante convenzionali rotture di cabasisi, per dirla con Camilleri, c'è la Sicilia che "non soffre più d'essere Sicilia, la Sicilia terra del mondo e non più metafora di qualcos'altro", come dice Marco Meneguzzo che ha curato il progetto espositivo "Dopo la Sicilia", che raccoglie la collaborazione di trenta maestri della fotografia internazionale che hanno dato una loro personale visione, più globale che locale, dell'isola italiana, lasciando sfilare un repertorio memorabile di immagini in scena fino al 28 febbraio 2009 negli spazi del Credito Siciliano nella piazza del Duomo di Acireale.
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