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Mirador de Santa Luzia
domingo, agosto 24, 2008
Novanta tele al museo di Saragozza
Francisco de Goya. "Santa Isabella del Portogallo cura le piaghe di un'inferma", ca 1800. Museo Fondazione Lázaro Galdiano, Madrid
SARAGOZZA -
Quando il Grand tour dell'Italia era una romantica e illuminata iniziazione al bello, e Roma con le sue antiche grandiosità appariva come una tappa obbligata e imprescindibile, anche Francisco Goya si lasciò sedurre da questa esperienza. Partì dalla sua Saragozza ventiquattrenne, con solo un flebile apprendistato presso lo studio di Josè Luzàn e una manciata di sfortunate partecipazioni a concorsi per borse di studio per l'Accademia di San Fernando a Madrid. Ne tornò cambiato, plasmato da quel genius loci che mieteva vittime illustri ormai da tempo, trasfigurato nelle idee estetiche e stilistiche, pieno di velleità scalpitanti che in terra ispanica costruiranno il suo mito di pittore.
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