
MILANO - Un muro dall'altezza vertiginosa, che invade la scena e soffoca la prospettiva. Una sequenza compatta e claustrofobica di palazzoni, ciclopiche strutture dalla fisionomia geometrica, che sembrano tagliare di netto la vaporosità alta del cielo. La serialità disumana di finestrelle riveste un'intera parete, mentre la coltre di cemento tappa ogni forma di spiraglio nel resto dell'architettura.
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