La biblioteca del duca Federico

URBINO -
Trecento codici miniati, libri manoscritti, distesi, non in verticale, sovrapposti non più di tre alla volta nello scaffale, sono proiettati su di una parete. Altri trecento proiettati sulla parete di fronte. Fanno parte della biblioteca del duca Federico di Montefeltro, una delle più rinomate del Quattrocento, fra le corti e i collezionisti, superiore per quantità e qualità alle biblioteche dei Medici e degli Sforza. Erano in tutto novecento codici dei quali seicento latini, centosessantotto greci, ottantadue ebraici e due arabi. I codici sulle pareti si animano. Basta passare lentamente una mano a distanza opportuna dalla parete e i codici vengono "estratti" dagli scaffali e "presentati" all'osservatore. Altri gesti e il codice si sfoglia mostrando le pagine più illustrate, più ricche in colori e oro.
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